Incontro – Luce ed Ombra

Qual è l’evento scatenante che fa da ponte tra la parte oscura della nostra anima, mente o pensiero, e la parte più luminosa, quella che ci rende aperti nei confronti dell’esperienza e dell’altro?
Viceversa: quando e come da uno stato di vera quiete e consapevolezza passiamo in uno di disagio, malessere ed oscurità?

Una prima considerazione potrebbe essere fatta dall’intento della propria persona, attraverso un’auto analisi e conoscenza, coinvolgendo sia la nostra parte razionale, che quella più romantica e affascinante: la follia che ci rende unici autori del nostro essere e del nostro sentire.

In altro modo il passaggio potrebbe essere scatenato da un evento, un trauma o un accadimento piacevole che ci appaga o ci sorprende. Comune denominatore è sempre qualcosa che cambia.
Il cambiamento è sempre combustibile di emozione e di spinta per manifestarci e per prender decisioni. In ogni caso anche se il fattore scatenante è esterno, questo viene comunque interpretato dal nostro stare momentaneo e da come noi lo riceviamo.

Sempre e comunque ciò che vediamo e sentiamo sono elementi, entità che abbiamo già dentro di noi anche se sembra che le cose arrivino dall’esterno. Tutto quello che ci circonda e accade non è altro che lo specchio di noi e quello di cui, in quell’istante, abbiamo bisogno di sentire per una nostra evoluzione.

Accogliere la parte oscura di noi può essere quindi un modo per riconvertirla in qualcosa che risplende, attraverso una prima analisi e poi seguita dal fare consapevole o comunque dallo sperimentare, dall’esplorazione delle esperienze che il vivere ci da la possibilità di intraprendere.

Se corrisponde al vero essere qui per rendere manifesta la nostra vita e la nostra evoluzione come persone, allora cominceremo ad accogliere l’esperienza con fiducia.

Le nostre due parti, bianca e nera, si alterneranno sempre in modi diversi a seconda di ciò che abbiamo bisogno in quel momento per la nostra evoluzione. Nasce quindi una circolarità.
Il nostro stato di non quiete nasce non quando siamo nell’ombra o nella difficoltà, ma quando forziamo di fermare questo vortice di cambiamento, questo alternarsi tra le nostre paure e le nostre rinascite.